WILHELM MAYWALD


Notizie biografiche

Nato nel 1907 in Germania, a Cléves, compie i suoi studi alla Scuola di Arti decorative di Colonia, l’Accademia di Belle Arti di Berlino e la Kunstschule des Westens. Alla fine del 1931, considerando che il potere dei nazisti andava crescendo ogni giorno di più, lascia la Germania e si stabilisce a Parigi approfittando dell’invito di Allan Durant che sta girando Les cinq gentlemen maudits. sotto la direzione di Julien Duvivier.

Pochi giorni dopo il suo arrivo conosce il giovane fotografo Harry Meerson che lo assume come assistente. Nello studio di Meerson impara il “mestiere” di fotografo e comprende che questa é la sua vocazione. Attirati dalla fama crescente dello studio molti attori vi si recano per farsi fotografare: Marianne Oswald, Alice Cocéa, Simone Simon e Jean-Pierre Aumont.

Agli inizi degli Anni Trenta a Montparnasse, dove abita, si vive come in un villaggio. Al Café du Dome conosce numerosi artisti come Marie Vassilieff, Leonor Fini, Hans Hartung, Picasso, Lou Albert-Lasard, Dora Maar. Ad alcuni come Florence Henri, Vieira Da Silva e Arpad Szenes rimarrà legato da una lunga amicizia e di molti eseguirà il ritratto, quasi sempre nel loro atelier.

Inizia ad avere una crescente notorietà che gli permette di aprire un suo studio ed i suoi primi modelli sono la ballerina russa Tatiana Barbakov e l’attrice tedesca Valeska Gert con cui stringe amicizia.

Dal 1933 datano le sue prime fotografie di moda. Grazie all’agenzia The Three Lions le sue foto cominciano ad avere una buona diffusione e riceve numerosi incarichi di lavoro.

Nel 1935 esegue un reportage sul giardino di Renoir, a Cagnes-sur-Mer, villaggio allora frequentato soltanto da pochi artisti, dove Maywald soggiorna per lunghi periodi .

I suoi ritratti degli artisti di Montparnasse ed i suoi reportages, come quello sul giardino di Monet a Giverny e a Auvers-sur-Oise dove terminò la sua vita Van Gogh vengono pubblicati su Verve .

Nel 1938 riprende a fare foto di moda con un reportage da Piguet che ritrae assieme ad uno dei suoi giovani stilisti; Christian Dior. Su incarico di Vogue e Femina esegue diversi ritratti delle signore dell’alta società come la contessa di Parigi o la principessa de Faucigny-Lucinge.

Nel 1939 espone le sue fotografie alla Galerie Berton ed il successo del reportage “ Cagnes, paradis des artistes” apparso su Vogue gli apre tutte le porte del successo.
Con lo scoppio della guerra lo attendono invece delle prove molto dolorose.
Considerato disertore da nazisti e sospetto per le autorità francesi viene sballottato da un campo d’internamento all’altro, insieme agli emigrati austriaci, tedeschi e polacchi.
Nel 1943 riesce a rifugiarsi in Svizzera, a Winterthur dove trova ospitalità presso un pastore protestante e la sua famiglia. Grazie al proprietario del Weltwoche di Zurigo ed al suo caporedattore Manuel Gasser che prima della guerra avevano pubblicato diverse sue foto sulla loro rivista Annabelle, ed alle loro relazioni riesce ad ottenere un permesso di lavoro che gli consente di riprendere una vita quasi normale.

Sopravvive facendo una serie di ritratti “mondani” ad Ascona e dei reportages sugli artisti residenti in Svizzera come la pianista Clara Haskill, i ballerini Jack Mann e Lisa Szobel, l’attrice berlinese Maria Fein e lo scenografo Ludwig Kainer.

Nel 1946 rientra finalmente a Parigi, senza un soldo e con un apparecchio fotografico preso a prestito. La maggior parte dei dipinti, dei disegni e delle foto realizzati prima della guerra sono perduti per sempre e deve ripartire da zero. Ritrova però Christian Dior che lo incarica di fotografare la prima collezione della sua nuova “maison” che apre nel 1947. Fino alla morte del grande sarto eseguirà le foto di tutti i modelli di tutte le collezioni.

Da questo momento e per più di trent’anni Maywald costruirà un’opera fotografica divisa tra la moda, con Dior, Fath, Balmain, Heim, Madame Grés ed i ritratti degli artisti che permettono di comprendere meglio la misura e la varietà del lavoro formale ed estetico.

Quello che ricerca anzitutto nel ritratto é di penetrare la psicologia della persona di fronte al suo obiettivo e, con il gioco delle luci, degli angoli di ripresa ed anche con l’ausilio della ”scenografia” dentro cui la riprende, di riflettere la sua personalità più intima.

La sua galleria di ritratti comprende innumerevoli personalità del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo tra cui: Picasso, Arp, Miro, De Chirico, Braque, Chagall, Cocteau, Utrillo, Hartung, Le Corbusier, Van Dongen, Leger, Mathieu, Magnelli, Vasarely, Wotruba, Dix, Vassilieff, Klein, Beuys, Tamara de Lempicka, Sacha Guitry, Simone de Beauvoir, Jean Marais, Nico, Christian Berard, Edwige Feuillere.

Le sue composizioni illustrano le più importanti riviste internazionali come Vogue, Harpers Bazaar, Elegante Welt, Film und Frau e riceve a Monaco, nel 1959, il premio per la migliore foto di moda.

Nel campo della decorazione egli realizza bellissime fotografie d’interno che compaiono, tra altre riviste prestigiose, in Connaissance des Arts, Plaisirs de France, Maisons et Jardins, Camera, Photopost, Picture Post.

A partire dagli Anni Settanta tiene numerose personali in tutto il mondo mentre diversi Musei ed Istituzioni pubbliche in Europa e negli U.S.A gli dedicano importanti esposizioni antologiche. Fra questi: Chateau Musée de Cagnes, Cagnes-sur-Mer, 1977; Palazzo Ducale, Genova, 1978; Musée de Clèves, Clèves; Fashion Institute of Technology, New York.

Sue fotografie figurano in innumerevoli rassegne a tema o di gruppo organizzate dai maggiori Musei internazionali tra cui: Centre Georges Pompidou, Paris; Museu de Arte Moderno, Sao Paulo del Brasile; Stedeljik Museum, Amsterdam;

Muore a Parigi nella primavera del 1985

Nel 1986 il Musée de la Mode et du Costume-Palais Galliera organizza una vasta retrospettiva delle sue foto di moda